venerdì 12 dicembre 2014
Somma, tagliare il costo del parcheggio
giovedì 23 ottobre 2014
Audi richiama 850.000 per problemi agli airbag
venerdì 17 ottobre 2014
mercoledì 27 agosto 2014
Problemi per Suzuki
COMUNICATO STAMPA
Rischio di incendio: Suzuki richiama 19.000 vetture negli Stati Uniti. Il motivo un ragno nello fiato del sistema di alimentazione
Suzuki ha avviato il richiamo di 19.000 vetture negli Stati Uniti. Il motivo, risiederebbe in un fatto assai curioso, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: un ragno potrebbe costruire le sue tele preferibilmente nei tubi di sfiato del sistema di alimentazione che potrebbe causare danni. I giapponesi avevano già scoperto il problema causato da questi animali già quattro anni fa. Suzuki ha quindi deciso di sottoporre a questa procedura di richiamo negli Stati Uniti il modello della Kizashi. Secondo la US Transportation Security Administration (NHTSA), un tipo di ragno potrebbe tessere la propria tela nella linea di sfiato intrappolando i vapori di benzina che non possono essere eliminati poichè le ragnatele bloccano il tubo di scarico con un aumento del rischio di incendi attraverso una concatenazione di eventi. Gli animali sarebbero attratti dai fumi. Per risolverlo, una molla dovrebbe impedire agli animali in questione di fare tutto ciò. Interessate sono i veicoli Kizashi prodotte negli anni 2010 fino al 2013. Tuttavia, la casa automobilistica giapponese non è la prima casa automobilistica che lotta contro l'infestazione dei ragni. Le specie di ragno appartiene ai membri della famiglia dei ragni ciechi (Clubionidae). Essi sono da grandi cinque a otto millimetri, cacciatori notturni per lo più di colore scuro.
Lecce, 27 agosto 2014
Giovanni D’AGATA
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domenica 3 agosto 2014
Quante auto ci sono nel mondo e quante ce ne saranno? Ci sono attualmente un miliardo e duecento milioni di veicoli. L'Ue si dia da fare per approvare nuove misure contro le emissioni per il 2020 e oltre
COMUNICATO STAMPA
Quante auto ci sono nel mondo e quante ce ne saranno? Ci sono attualmente un miliardo e duecento milioni di veicoli. L'Ue si dia da fare per approvare nuove misure contro le emissioni per il 2020 e oltre
Attualmente si stima che ci sono 1,2 miliardi di veicoli nel mondo. La previsione è che, nell'anno 2035, questa cifra supererà i 2 miliardi, secondo uno studio condotto da una società di analisi statunitense. Calcolare il numero di veicoli in tutto il mondo è una scienza inesatta, ma ciò che è stato dimostrato è che il numero cresce esponenzialmente ogni anno ed è possibile indicare le cifre approssimative sul numero totale. Già nel 2010 Ward´s Auto, una società americana specializzata in statistiche e analisi sul mondo dei motori aveva annunciato che si era superato la cifra di 1 miliardo di veicoli nel mondo. Ora è una ricerca di Navigant, un'altra azienda che si occupa di analisi a livello globale, a rivelare che il numero di veicoli che attualmente esistono supera un miliardo e duecento milioni di unità. La società in questione sostiene anche che le vendite di veicoli a livello mondiale nel corso del 2013 abbiano raggiunto 84 milioni di unità (95% dei quali corrispondono ai veicoli leggeri, una percentuale simile rispetto al numero totale di automobili esistenti). Seguendo tale pattern di crescita, nel 2035 potrebbe superare i 2 miliardi di veicoli in tutto il mondo. Altre stime riguardano la distribuzione delle categorie di veicoli che saranno disponibili nel 2035. Se si perpetuano gli attuali trend é possibile prevedere che solo il 2,5% del volume totale delle automobili saranno elettriche, l'8% saranno veicoli ibridi o a gas e il resto, ossia la gran parte, continueranno a essere a benzina o diesel. Si prevede inoltre che oltre il 45% dei veicoli avranno il sistema Start & Stop. Ci sono altri studi che sostengono addirittura che, entro il 2050, il numero di veicoli a livello mondiale potrebbe superare i 5 miliardi di unità. Tali statiche sono basate sul fatto che oggi, la Cina, il mercato potenzialmente più numeroso ha ancora un basso indice di veicoli per numero di abitanti, rispetto ai paesi "occidentali". La Cina, é noto, ospita ben 1,3 miliardi di persone dei 7 miliari circa dell'intero pianeta; ma conterebbe, secondo le stime, solo 100 milioni di veicoli o meno. Al momento c'è un boom di crescita e se i numeri delle auto circolanti si approssimerà a quello degli abitanti, il paese asiatico potrebbe accumulare, da solo, 1 miliardo di veicoli. Pensare solo ad un raddoppio dei veicoli a motore nel 2035 ossia nell'arco di soli 20 anni, vorrebbe dire potenzialmente un raddoppio delle emissioni misurate oggi. I leader ambientalisti sostengono che per essere sostenibile il numero di automobili, il livello delle emissioni dovrà essere ridotto dell'80%. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta di una impresa assai ardua che richiederà uno sforzo il più rapido possibile da parte dei singoli paesi, ma anche delle istituzioni internazionali e tra queste ci mettiamo l'Ue in prima fila, attraverso un potenziamento della ricerca sui veicoli con motori non a combustione che richiederà la "coraggiosa" scelta di non dipendere più dalle multinazionali del petrolio e del gas.
Lecce, 3 agosto 2014
Giovanni D’AGATA
_______________________________________________________________________________________________ 73100 Lecce via G. D’Annunzio n° 37 - Tel. 320/8496515 - e mail:dagatagiovanni@virgilio.it -www.sportellodeidiritti.org ® - c.f.93106630754
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mercoledì 11 giugno 2014
CATTANI TUTELA GLI AUTOMOBILISTI, ARTICOLO DEL NOSTRO CONSULENTE SU AUTOVELOX
mercoledì 5 marzo 2014
BMW richiama in Cina più di 10.000
COMUNICATO STAMPA
BMW richiama in Cina più di 10.000 automobili
La BMW ha attivato la procedura di richiamo in officina per diecimila veicoli. Un difetto che ha causato problemi al software di bordo sarebbe la causa.
L’AQSIQ, Agenzia regolatoria cinese (Department For Supervision On Inspection, Aqsiq, China) ha annunciato oggi a Pechino che 8.676 vetture presentavano un pericolo dovuto alla ripartenza automatica da fermo quando si parcheggia su un pendio. Altri 1.559 vetture hanno avuto un problema con le porte che si aprivano su strade sconnesse.
BMW ha presentato all'autorità un piano di richiamo per "eliminare le potenziali minacce alla sicurezza", con un aggiornamento del software. Ad essere soggette al richiamo sono le berline serie 7. Non è la prima volta che la BMW ha richiamato vetture per procedure di tal tipo. All'inizio del 2013, il colosso automobilistico aveva già richiamato circa 750.000 vetture.
Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.
È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della BMW nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.
Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.
lunedì 17 febbraio 2014
A rischio incendio la Nuova Porsche 911. L'ultimo modello della Porsche 911 GT3 ha un problema serio? Pochi giorni fa in Svizzera e in Italia due veicoli sono andati bruciati integralmente. La casa automobilistica sta cercando febbrilmente di trovare la causa.
COMUNICATO STAMPA
A rischio incendio la Nuova Porsche 911. L'ultimo modello della Porsche 911 GT3 ha un problema serio? Pochi giorni fa in Svizzera e in Italia due veicoli sono andati bruciati integralmente. La casa automobilistica sta cercando febbrilmente di trovare la causa. Per ora interessate sono solo poche auto .
Agli inizi di febbraio 2014 a Gossau in Svizzera una Porsche 911 GT3 si è incendiata bruciandosi integralmente. Il 05/02/2014, secondo il racconto della polizia, l'autista percorreva le strade del Cantone di San Gallo, quando ha sentito uno strano rumore proveniente dal vano motore. Ha lasciato l'autostrada e ha notato perdite di olio e fumo provenienti dal motore posteriore. Poco dopo , l'auto sportiva ha preso fuoco andando completamente distrutta. Le ragioni dell’incendio sono chiare secondo la polizia , ma a quanto pare non è un caso isolato. Un caso simile è avvenuto in Italia. Un membro del Porsche Club Campania era con il suo nuovissimo GT3 sulla strada quando il veicolo ha subito un abbassamento del livello della pressione dell'olio. Poco più tardi l'auto ha preso fuoco ed è andata completamente distrutta . E ' già la quinta GT3 , che si incendia per autocombustione in Europa. Ll portavoce di Porsche Hans - Gerd Bode, ha riferito che i casi in Svizzera e in Italia sono isolati rispetto al resto del mondo. Ora la casa automobilistica cerca l’origine del problema che determina l’abbassamento repentino della pressione del motore. Comunque la consegna delle nuove vetture della 911 GT3 è stata bloccata e sarebbe stato esaminato un possibile richiamo di tutte le vetture. Dal momento che i due veicoli bruciati erano molto nuovi , il problema è possibile essere delimitato . Il problema è forse una biella di un cilindro che collega il pistone all'albero a gomiti. Secondo il portavoce di Porsche oltre i danni al motore che fa perdere potenza anche l’olio caldo può causare un incendio al motore. Tuttavia , Porsche non avrebbe emesso un avviso per tutti proprietario GT3 , poiché l'errore probabilmente si riferisce solo alle singole vetture.
Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.
È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, come in questo caso, poichè il rischio potrebbe essere quello di vedere andare in fumo l’intera auto a causa di un incendio che potrebbe svilupparsi, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari Porsche nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.
Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica anche perchè, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.
venerdì 24 gennaio 2014
segnalazione all' Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, contro Aci
