giovedì 22 novembre 2018

rabbia ncc | Varese Press giornale online

rabbia ncc | Varese Press giornale online: Di Giuseppe Criseo                                          “Illustrissimi Vice Presidenti del Consiglio dei Ministri, Chi Vi scrive è il referente regionale di un’importante Associa…

domenica 9 settembre 2018

Rischio incendio, Toyota richiama oltre 1 milione di ibride.

La casa automobilistica nipponica ritira dal mercato globale oltre un milione di auto a causa di un grave problema tecnico Ancora automobili destinate a essere ritirate dal mercato in diversi mercati, tra cui l'Europa, per difetti tecnici. Oltre 1 milione di automobili ibride Toyota saranno richiamate dal colosso nipponico a causa del rischio concreto di incendio, dovuto a quanto pare a cablaggi difettosi nel vano motore che potrebbero innescare pericolosissimi incendi a bordo delle vetture in questione. Secondo i risultati delle ispezioni dei veicoli di Toyota, è stato scoperto che il malfunzionamento riguarda gli autoveicoli prodotti in Giappone tra giugno del 2015 e maggio scorso, in particolare le versioni plug-in della Prius e della C-HR che sono state poi commercializzate in quasi tutto il mondo, Italia compresa, anche se circa la metà delle auto coinvolte si trovano di fatto in Giappone. La decisione è stata presa dopo che il ministro dei trasporti nipponico ha annunciato una campagna nazionale per il richiamo degli autoveicoli. I proprietari saranno contattati nelle prossime settimane e tutte le riparazioni saranno gratuite. Il problema riguarda come detto un cavo collegato al motore che nel tempo e con le vibrazioni dell'automobile potrebbe essere soggetto a usura, col rischio di andare incontro a un cortocircuito e a un incendio. Questo richiamo è stato condotto con la supervisione del Ministero dei trasporti del Giappone. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Toyota Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione, tenendo conto del notevole numero di casi verificatisi e di segnalazioni di incendi in diversi paesi. Toyota sostituirà il cavo o lo riparerà, mentre nelle automobili in cui non ci siano ancora segni di usura sul cavo sarà applicata una guaina protettiva

domenica 11 marzo 2018

Alfa Romeo, richiamo per Giulia e Stelvio. Rapex segnala auto

Alfa Romeo, richiamo per Giulia e Stelvio. Rapex segnala auto per un problema con il liquido dei freni e della frizione. Avviso per rischio serio presentato dalla Germania Giovanni D’AGATA
Richiamo in officina da parte dell'italiana Alfa Romeo. I modelli Giulia e Stelvio sono stati segnalati dal Ministero dei trasporti della Germania, per un problema tecnico che potrebbe potenzialmente creare 'situazioni di guida non sicure'. Nello specifico si tratta dei modelli con numeri di omologazione: e3 * 2007/46 * 0382 * 09, e3 * 2007/46 * 0435 * 02 Tipi: 952, 949. L'avviso è inserito nel bollettino del 9 marzo del Rapex - Rapid Alert System for non-food dangerous products - il sistema di segnalazioni istituito dalla Commissione Europea. Il richiamo che sta per essere attuato dalla casa automobilistica riguarda le auto costruite tra novembre e dicembre 2017 e, come si legge alla segnalazione " n° A12 / 0368/18, si riferisce a '' Il liquido dei freni e della frizione contiene olio minerale e può quindi danneggiare alcuni componenti del sistema di frenatura e della frizione. Di conseguenza, i sistemi di frenatura e frizione potrebbero non funzionare. '' E il bollettino Rapex conclude sinteticamente '' questo potrebbe mettere in pericolo altri utenti della strada e pertanto non si possono escludere condizioni di guida non sicure''. Pur non essendoci stati incidenti - segnala Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”- è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari in Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione. L'uso di olio minerale in impianti per DOT danneggia tutte le parti in gomma. Non è escluso che oltre la revisione della pompa, a causa dei gommini danneggiati, sia necessario sostituire la pompa. Lecce, 9 marzo 2018

sabato 27 gennaio 2018

Dieselgate. Maxirichiamo di Porsche Macan nelle officine dopo i controlli del Ministero dei Trasporti tedesco

Dieselgate. Maxirichiamo di Porsche Macan nelle officine dopo i controlli del Ministero dei Trasporti tedesco. I motori diesel della Panamera e della Cayenne saranno esaminati in parallelo La casa automobilistica Porsche dovrebbe richiamare il suo modello Macan con motore diesel di tre litri per un altro aggiornamento software nelle officine. Interessati in tutta Europa circa 52.500 veicoli con il motore diesel sei cilindri, secondo quanto annunciato venerdì da Porsche. Dopo i controlli da parte del Kraftfahrt-Bundesamt (KBA), il Ministero dei Trasporti Tedesco, il produttore avrebbe ordinato un richiamo per la Macan a causa di irregolarità nel sistema di scarico. Oltre ad analizzare questo modello gli esaminatori del KBA, nel quadro della scandalo sui gas di scarico noto come “Dieselgate” hanno messo nel mirino anche la Porsche Cayenne con motore quattro litri diesel di seconda generazione, che venne prodotta fino allo scorso autunno e la Porsche Panamera nella variante diesel. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria. Lecce, 27 gennaio 2018 Giovanni D’AGATA

venerdì 26 gennaio 2018

Maxi richiamo Toyota da oltre 700mila di auto: problemi all'airbag

Maxi richiamo Toyota da oltre 700mila di auto: problemi all'airbag La società Toyota South Africa Motors, filiale del gigante nipponico dell’auto sta richiamando oltre 700mila veicoli per risolvere i potenziali problemi con gli airbag. Toyota precisa che il richiamo sono parte di una campagna per rimpiazzare gli airbag Takata in quanto passibili di presentare muffe che ne impedirebbero il corretto gonfiaggio in caso di incidente. I veicoli toccati dalla misura di richiamo sono per l’esattezza 730'000 e sono stati costruiti tra il 2002 e il 2014. Alcuni modelli venduti più recentemente avrebbero presentato pure la necessità di procedere alla sostituzione dei cuscini gonfiabili. Già nel 2014 Takata era finita sotto la lente degli Stati Uniti. Da allora l’azienda è in procedura di fallimento. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria. Lecce, 26 gennaio 2018 Giovanni D’AGATA