venerdì 12 dicembre 2014

Somma, tagliare il costo del parcheggio

Somma, parcometri da limitare Sindacato Europeo dei Lavoratori sito: http://www.sindacatoeuropeolavoratori.it/ e-mail: segreteria-generale@sindacatoeuropeolavoratori.it sede: Somma Lombardo via Roma, 42 telefono e fax 0331 1482393 Somma, lì 06.12.2014 Lettera aperta al Sindaco di Somma Lombardo. La crisi tremenda attanaglia tutti, lavoratori/utenti e commercianti. Non è certo il momento di dividersi, tutt’altro, occorre trovare ” la quadra”, ossia fare gruppo e cercare di sopravvivere. Una delle piccole grandi cose che possiamo fare è analizzare le nostre spese quotidiane,risparmiando dove possibile. Cominciamo dal chiedere di aiutare l’economia locale e di venire incontro alle esigenze di risparmio ma anche di rilancio dell’economia locale, con un piccolo aiuto ai commercianti e quindi anche ai lavoratori/utenti. Chiediamo di verificare la possibilità di limitare il pagamento dei parcometri dando possibilità di parcheggiare senza pagare dalle 17 alle 19 tutti i giorni. L’effetto sarebbe quello di far risparmiare i clienti ma nello stesso tempo di agevolare i commercianti che sopratutto in questo periodo sono sempre più in crisi a causa della concorrenza della grande distribuzione che ha mezzi e possibilità economiche nettamente superiori alle loro, e che può permettersi di fare offerte e promozioni impensabili per i piccoli. Se non vogliamo fare morire i pochi negozi rimasti un aiuto bisogna darlo concretamente con questo ed altri incentivi. Attendiamo fiduciosi in un Vs. riscontro alla presente. Distinti saluti Giuseppe Criseo Segretario Generale Sindacato Europeo dei Lavoratori. P.s. un piccolo appunto tra le varie deleghe agli assessori manca proprio quella al commercio (!!!) come si vede dal sito ufficiale. ASSESSORE CARICA RICEVIMENTO Claudia COLOMBO VICESINDACO Servizi sociali Politiche della famiglia (Bambini – Giovani – Anziani – Nuove povertà – Asilo nido – Sostegno a disabili e anziani – Informalavoro – Piani di zona – Assistenza alle famiglie bisognose) Su appuntamento (tel. 0331.989016) il lunedì dalle 16.30 alle 18.00 Massimo COSENTINO Bilancio Alberto BILARDO Pianificazione territoriale (Urbanistica – Edilizia Privata) Attuazione del programma Personale Società partecipate Alberto BARCARO Lavori Pubblici Ecologia Patrimonio Viabilità Arredo urbano Sport Dario PULLI Polizia Locale Protezione Civile e Sicurezza parcometro

giovedì 23 ottobre 2014

Audi richiama 850.000 per problemi agli airbag

Audi richiama 850.000 per problemi agli airbag Massicci richiami di auto si verificano di mese in mese. Questa volta, è toccato alla casa automobilistica Audi. Un bug pericoloso nel software potrebbe non fare attivare l'airbag in caso di incidente. La casa automobilistica non risponde trascorsi due anni una volta scaduta la garanzia. Lo ha riferito un portavoce confermando che in caso di incidenti un errore del software potrebbe non attivare l'airbag. I richiami riguardano la nuova versione della A4 prodotta nel periodo che va dal 2012 fino metà ottobre di quest'anno. Solo in Germania interessate 150.000 automobili di tutti i modelli (berlina, Avant e Allroad). L'A4 è l'auto più prodotta da Audi. Le indiscrezioni sono della rivista tedesca di settore Auto Motor und Sport. Il portavoce ha inoltre dichiarato che i problemi sono stati notati durante un controllo interno che Audi ha effettuato. Tutti i proprietari dei veicoli colpiti riceveranno una lettera da parte dell'Autorità federale Motor Transport (KBA). "Per i clienti, si tratta solo di mezz'ora da trascorrere in officina". La casa automobilistica tedesca del gruppo Volkswagen, solo l'ultimo di una lunga serie di produttori protagonisti del lancio di un richiamo, ha precisato che la sua iniziativa non è legata a quella avviata in tutto il mondo su milioni di vetture per un problema agli airbag forniti dal componentista giapponese Takata. Il problema degli airbag delle Audi A4 è invece relativo a un difetto del software di gestione che può bloccare il giusto funzionamento nel caso di incidente. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari dell'Audi nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria. Lecce, 23 ottobre 2014 Giovanni D’AGATA

mercoledì 27 agosto 2014

Problemi per Suzuki

COMUNICATO STAMPA

Rischio di incendio: Suzuki richiama 19.000 vetture negli Stati Uniti.  Il motivo un ragno nello fiato del sistema di alimentazione 

Suzuki ha avviato il richiamo di 19.000 vetture negli Stati Uniti. Il motivo, risiederebbe in un fatto assai curioso, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: un ragno potrebbe costruire le sue tele preferibilmente nei tubi di sfiato del sistema di alimentazione che potrebbe causare danni. I giapponesi avevano già scoperto il problema causato da questi animali già quattro anni fa. Suzuki ha quindi deciso di sottoporre a questa procedura di richiamo negli Stati Uniti il modello della Kizashi. Secondo la US Transportation Security Administration (NHTSA), un tipo di ragno potrebbe tessere la propria tela nella linea di sfiato intrappolando i vapori di benzina che non possono essere eliminati poichè le ragnatele bloccano il tubo di scarico con un aumento del rischio di incendi attraverso una concatenazione di eventi. Gli animali sarebbero attratti dai fumi. Per risolverlo, una molla dovrebbe impedire agli animali in questione di fare tutto ciò. Interessate sono i veicoli Kizashi prodotte negli anni 2010 fino al 2013. Tuttavia, la casa automobilistica giapponese non è la prima casa automobilistica che lotta contro l'infestazione dei ragni. Le specie di ragno appartiene ai membri della famiglia dei ragni ciechi (Clubionidae).  Essi sono da grandi cinque a otto millimetri, cacciatori notturni per lo più di colore scuro. 

Lecce, 27 agosto 2014                                                                                                                                                                                           

Giovanni D’AGATA

_______________________________________________________________________________________________                                                              73100 Lecce via G. D’Annunzio n° 37 - Tel. 320/8496515 - e mail:dagatagiovanni@virgilio.it -www.sportellodeidiritti.org ® - c.f.93106630754

Se non desideri ricevere comunicazioni di questo tipo in futuro puoi disiscriverti cliccando qui

domenica 3 agosto 2014

Quante auto ci sono nel mondo e quante ce ne saranno? Ci sono attualmente un miliardo e duecento milioni di veicoli. L'Ue si dia da fare per approvare nuove misure contro le emissioni per il 2020 e oltre

COMUNICATO STAMPA

Quante auto ci sono nel mondo e quante ce ne saranno? Ci sono attualmente un miliardo e duecento milioni di veicoli. L'Ue si dia da fare per approvare nuove misure contro le emissioni per il 2020 e oltre

Attualmente si stima che ci sono 1,2 miliardi di veicoli nel mondo. La previsione è che, nell'anno 2035, questa cifra supererà i 2 miliardi, secondo uno studio condotto da una società di analisi statunitense. Calcolare il numero di veicoli in tutto il mondo è una scienza inesatta, ma ciò che è stato dimostrato è che il numero cresce esponenzialmente ogni anno ed è possibile indicare le cifre approssimative sul numero totale.  Già nel 2010 Ward´s Auto, una società americana specializzata in statistiche e analisi sul mondo dei motori aveva annunciato che si era superato la cifra di 1 miliardo di veicoli nel mondo. Ora è una ricerca di Navigant, un'altra azienda che si occupa di analisi a livello globale, a rivelare che il numero di veicoli che attualmente esistono supera un miliardo e duecento milioni di unità. La società in questione sostiene anche che le vendite di veicoli a livello mondiale nel corso del 2013 abbiano raggiunto 84 milioni di unità (95% dei quali corrispondono ai veicoli leggeri, una percentuale simile rispetto al numero totale di automobili esistenti). Seguendo tale pattern di crescita, nel 2035 potrebbe superare i 2 miliardi di veicoli in tutto il mondo. Altre stime riguardano la distribuzione delle categorie di veicoli che saranno disponibili nel 2035. Se si perpetuano gli attuali trend é possibile prevedere che solo il 2,5% del volume totale delle automobili saranno elettriche, l'8% saranno veicoli ibridi o a gas e il resto, ossia la gran parte, continueranno a essere a benzina o diesel. Si prevede inoltre che oltre il 45% dei veicoli avranno il sistema Start & Stop. Ci sono altri studi che sostengono addirittura che, entro il 2050, il numero di veicoli a livello mondiale potrebbe superare i 5 miliardi di unità. Tali statiche sono basate sul fatto che oggi, la Cina, il mercato potenzialmente più numeroso ha ancora un basso indice di veicoli per numero di abitanti, rispetto ai paesi "occidentali". La Cina, é noto, ospita ben 1,3 miliardi di persone dei 7 miliari circa dell'intero pianeta; ma conterebbe, secondo le stime, solo 100 milioni di veicoli o meno. Al momento c'è un boom di crescita e se i numeri delle auto circolanti si approssimerà a quello degli abitanti, il paese asiatico potrebbe accumulare, da solo, 1 miliardo di veicoli. Pensare solo ad un raddoppio dei veicoli a motore nel 2035 ossia nell'arco di soli 20 anni, vorrebbe dire potenzialmente un raddoppio delle emissioni misurate oggi. I leader ambientalisti sostengono che per essere sostenibile il numero di automobili, il livello delle emissioni dovrà essere ridotto dell'80%. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta di una impresa assai ardua che richiederà uno sforzo il più rapido possibile da parte dei singoli paesi, ma anche delle istituzioni internazionali e tra queste ci mettiamo l'Ue in prima fila, attraverso un potenziamento della ricerca sui veicoli con motori non a combustione che richiederà la "coraggiosa" scelta di non dipendere più dalle multinazionali del petrolio e del gas.

Lecce, 3 agosto 2014                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                         Giovanni D’AGATA

 _______________________________________________________________________________________________                                                             73100 Lecce via G. D’Annunzio n° 37 - Tel. 320/8496515 - e mail:dagatagiovanni@virgilio.it -www.sportellodeidiritti.org ® - c.f.93106630754

Se non desideri ricevere comunicazioni di questo tipo in futuro puoi disiscriverti cliccando qui

mercoledì 11 giugno 2014

CATTANI TUTELA GLI AUTOMOBILISTI, ARTICOLO DEL NOSTRO CONSULENTE SU AUTOVELOX

OBBLIGO DELL’INDICAZIONE DELLA TARATURA DEL RIVELATORE DI VELOCITA’ NEL VERBALE DEL C.D.S. . L’anomalia in questione: omessa indicazione della taratura dello strumento rilevatore della velocità nel verbale di contravvenzione al C.D.S., cagiona l’invalidità del verbale stesso. Nella fattispecie è individuata la compresenza di una “ norma di protezione” , in uno ai principii , che “ ex se” corroborano il diritto di difesa . Viene in rilievo un principio di diritto comunitario: Dal tenore dell’art.249 (ex art.189 ) Trattato Ce, è ormai pacifico che vanno considerate ugualmente applicabili all’interno degli stati membri, anche se non attuate nei tempi prescritti, le direttive che : a) siano applicazione di un obbligo già previsto dal Trattato; b) contengano il divieto agli Stati di porre in essere un determinato comportamento (c.d. direttive negative ); c) contengano disposizioni sufficientemente precise e incondizionate, che non lascino margine di discrezionalità in capo agli Stati membri (c.d. direttive particolareggiate ). Se questi tre principi elaborati dalla Corte di Giustizia sono supportati da validissime argomentazioni e sono in sintonia con lo spirito che sta alla base dell’istituzione comunitaria, ciò è dovuto, massimamente , alla configurazione di fattispecie che sono state all’origine delle soluzioni giurisprudenziali. Infatti, in ogni caso vagliato, si è sempre individuato un rapporto tra cittadino e Stato inadempiente , ed è esclusivamente nell’ambito di tale rapporto “ verticale “ che le soluzioni della Corte di Giustizia hanno individuato le motivazioni per giungere all’allargamento della nozione di efficacia diretta delle direttive ( c.d. efficacia “ verticale “ ), considerando che lo Stato non può riversare sugli amministrati le conseguenze di un proprio inadempimento ((Corte CE 26/02/1986,M.H. Marshall c. Southempton Authority, C-152/84, in Racc.1986,723). L’applicazione di direttive verticali (concernenti Stato e privato cittadino)è indiscusso tenuto conto ,infatti, come nella sentenza citata, che la Corte Europea ha considerato direttamente applicabile tale principio anche alle direttive orizzontali(aventi ad oggetto rapporti tra cittadini privati). In detta pronuncia la Corte CE ha affermato che il giudice nazionale avrebbe dovuto interpretare le proprie norme , e , quindi , nel caso concreto, gli articoli del codice civile, alla luce della direttiva anche se non attuata, e attribuire ad essi un significato compatibile con la direttiva stessa. In altre parole il giudice spagnolo avrebbe dovuto disapplicare la norma del codice civile . Il criterio di interpretazione conforme rappresentava dunque un mezzo per far prevalere, tra soggetti privati, la norma comunitaria non attuata anzichè la norma interna, formalmente ancora in vigore, In dottrina si parla di “ effetti orizzontali indiretti” , in quanto il singolo non potrà far valere direttamente una disposizione di una direttiva nei confronti di un altro soggetto, ma potrà solo pretendere che il giudice interpreti il diritto interno in conformità alla direttiva ; in una successiva pronuncia ( C.28/03/1996)viene addirittura a mancare ogni riferimento esplicito all’interpretazione conforme del diritto interno, e l’unica interpretazione rilevante appare essere quella delle disposizioni della direttiva non correttamente attuate all’interno dello Stato membro: -anche l’Italia è stato teatro di applicazioni “orizzontali” di direttive non attuate: nel caso Bellone (Barbara Bellone c. Yokohama S.P.A.,C-215/97, in Raccolta 1998,1-2191) . Da ultimo (Corte di Giustizia CE 19 gennaio 2010, C-555/07, Seda Kucukdveci contro Swedes GmbH e Co KG ) ,è stato confermato il predetto orientamento giurisprudenziale . Nella fattispecie del verbale d’infrazione al C.D.S. i principii surricordati trovano applicazione in quanto: il verbale deve , in ossequio al diritto di difesa , in conformità al modello comunitario in tema di ricorso avverso le sanzioni amministrative , in una parola , in nome di un concreto riconoscimento del “ giusto processo” sul piano dell’onere di distribuzione della prova , assicurare per il destinatario dell’atto di contestazione , l’esplicita e cospicua indicazione di quanto pertiene l’avvenuta taratura dell’apparecchio con cui si è proceduto all’accertamento . Il punto dirimente oltre che nella L.11 agosto 1991, n.273 “Istituzione del sistema nazionale di taratura “ la quale stabilisce che “ Gli istituti metrologici primari effettuano studi e ricerche finalizzati alla realizzazione dei campioni primari delle unità di misura di base , supplementari e derivate del sistema internazionale delle unità di misura SI Tali istituti confrontano a livello internazionale i campioni realizzati e li mettono a disposizione ai fini della disseminazione prevista dal sistema nazionale di taratura. “ sic , citando ,testualmente l’art.2 della citata legge ) ,trova luogo: nella legislazione comunitaria (ISO 9001, ISO 10012, ISO 17025 ) . Questo si attaglia al caso che qui occupa: in favore del cittadino- conducente è ,dalla Direttiva presegnala, attribuito e riconosciuto che lo Stato non può misconoscere . Perciò se in ambito comunitario esiste una normativa che disciplina la taratura dei sistemi di controllo della velocità è dato all’Amministrato il diritto di pretendere che a tanto si provveda :” la discrezionalità dello Stato si riduce soltanto alla scelta della forma giuridica interna ( legislativa , amministrativa) da dare alla norma già fissata sul piano comunitario (Corte di Giustizia CE, 27 febbraio 1990,C-221-/88, CECA/ Fallimento Acciaierie Ferriere Busseni,m in Racc. 1990,p.495) ; nel nostro Ordinamento è previsto un decreto ministeriale 10 dicembre 2001: “Condizioni e modalità di riconoscimento dell’idoneità dei laboratori all’esecuzione della verificazione periodica degli strumenti di misura “( pubblicato in G.U. n.39 del 15 febbraio 2002) , che per “ verificazione periodica “ dello strumento di controllo ha inteso “ “ l’accertamento del mantenimento nel tempo della affidabilità metrologica degli strumenti di misura finalizzata alla tutela della fede pubblica , nonchè l’integrità di sigilli anche elettronici e etichette e altri elementi di protezione previsti dalle norme vigenti “ (sic. art.1) ed ha specificato che “si considera soddisfatta la condizione di cui al comma 1 del presente articolo se il laboratorio è accreditato da un organismo aderente alla European Corporation for Accreditation (EA) , se è firmatario di un accordi di mutuo riconoscimento e che operi secondo la norma UNI CEI EN 45003 ,ovvero se il laboratorio opera secondo sistemi di garanzia di qualità validati da un organismo accreditato a livello nazionale o comunitario in base alla norma UNI CEI EN 45012. 3. I laboratori devono essere dotati di strumenti di apparecchiature idonee in relazione alla categoria si strumenti da sottoporre a verificazione periodica. 4. I laboratori devono possedere campioni di riferimento tarati, con riferibilità ai campioni nazionali o internazionali, da laboratori di taratura accreditati da organismi aderenti all’EA e adeguati alle caratteristiche metrologiche degli strumenti di misura da verificare. 5. Le prove metrologiche che i laboratori espletano nell’esecuzione della verificazione devono essere quelle stabilite dalle norme di carattere generale vigenti e quelle particolari specificate nei singoli provvedimenti di ammissione a verifica degli strumenti di misura stessi. 6. Il personale incaricato della verificazione periodica deve possedere una adeguata formazione tecnica e professionale ed una conoscenza soddisfacente delle prescrizioni relative al controllo . “ ( ibidem ). A riguardo citasi le conclusioni del Tribunale di Lodi (22/05/2000) le quali recitano: “ in quanto strumenti legali , gli autovelox dovrebbero essere sottoposti alle seguenti operazioni preliminari, iniziali e periodiche : - omologazione di tipo ( o di modello ) , consistente nella verifica della conformità di un prototipo alle prescrizioni legali e normative ed in particolare alla R/91 e secondo quanto richiesto dal documento D19 dell’OIMLI , - verifica iniziale , consistente nel controllo della conformità degli strumenti prodotti rispetto al prototipo omologato (OIML D20) , - verifiche periodiche , allo scopo di verificare che le caratteristiche degli strumenti si mantengano nel tempo (OIMLI D20) . Con la l. 273/1991 vennero individuati gli Istituti Metrologici Nazionali: Istituto di Metrologia G. Colonnetti (IMGC ) , Istituto Elettrotecnico Nazionale G. Ferraris (IEN ) ed Istituto Metrologico delle Radiazioni Ionizzanti (IMRI ) all’ENEA , ciascuno dei quali nel proprio campo di competenza realizza e conserva i campioni nazionali delle varie grandezze metrologiche, individuati nel D.M. N.591 del 30.11.93, nonchè disseminati direttamente o tramite Centri di Taratura accreditati di idonea valenza tecnica ed organizzativa, denominati Centri di Taratura del Servizio di Taratura in Italia (SIT). I sopra menzionati Istituti Metrologici Nazionali sono stati accorpati nell’unico ente Istituto Nazionale per la Ricerca Metrologica (INRIM ) ; i campioni nazionali delle varie grandezze del SI(es. metro campione, unità di tempo , temperatura, pressione,etc. )sono realizzati e mantenuti presso gli IMP ( Istituti Metrici Primari), sopra menzionati , ora riuniti e denominati INRUIM ; il compito di disseminare queste grandezze sul territorio nazionale è affidato a Centri opportunamente accreditati CENTRI SIT, predisposti ad emettere certificati di taratura ; questa è l’unica a via per ottenere la così detta “ riferibilità delle misure ai campioni nazionali, definita della disposizione UNI 30012 punto 3.22 come “ proprietà del risultato di una misurazione consistente nel poterlo riferire a campioni appropriati, generalmente Nazionali od Internazionali attraverso una catena ininterrotta di confronti “ ( effettuata da Laboratori Nazionali o Centri SIT) ; le disposizioni UNI EN 30012 ( parte 1° ) ora integrate nelle UNI EN 10012, stabiliscono le operazioni da eseguire per garantire la conferma metrologica di uno Strumento di Misura , ove per conferma metrologica si intende “ l’insieme di operazioni richieste per assicurare che una funzione di un apparecchio per misurazione sia in uno stato di conformità ai requisiti per l’utilizzazione prevista” (par.3.1) ; Per contrastare la posizione del cittadino*--ricorrente sarà onere dell’Amministrazione resistente assolveren, , in modo sufficiente , l’onere probatorio (art.2697 C.C. ) a suo carico ( visto che , per il rito in questione: L.689/81, la veste di attore sostanziale spetta alla P.A. :CC.1999/122, C.C. SEZ. LAV., 1989/5271=RV523096= ). -La disposizione 30012 a pagina 11, par.4.8 parla delle registrazioni identificative degli elementi necessari per soddisfare l’operazione “de qua “ , ossia : i dati completi identificativi dell’ente che emette il certificato , i dati completi identificativi dello strumento tarato ( marca , modello, numero di matricola e descrizione ) , l’identificazione univoca (es. per mezzo di numeri di serie) di ogni certificato e data di emissione , i dettagli ambientali ( temperatura ed umidità ), i campioni di riferimento utilizzati per eseguire la taratura e loro riferibilità ai Campioni Nazionali, il risultato della conferma metrologica ( ossia le misure fatte ) , l’intervallo di conferma metrologica ( tempo che deve intercorrere fino alla prossima taratura : 1 anno ) , l’errore massimo ammesso per ogni misura , le incertezze coinvolte nella taratura dell’apparecchiatura l’identificazione della persona che la esegue , l’identificazione del responsabile per la correttezza delle informazioni registrate . In difetto di una o più delle informazioni predette la disposizione comunitaria prevede l’invalidazione dell’accertamento . Ricordasi , ancora , la sentenza della C.C. 22.06.2001,n.8515: non è ammissibile la tolleranza voluta dal Regolamento vigente “..senza indicare la fonte di questo specifico accertamento, tale non potendo considerarsi la generica attestazione del verbale di contestazione in ordine al regolare funzionamento , nè le controdeduzioni dell’organo accertatore “ ( come nel caso in questione ) . Segnalasi , in aggiunta , che la disposizione di cui al decreto 16 maggio 2005,n.1123 all’art.4 , emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti , Dipartimento per i Trasporti terrestri ,Direzione Generale per la Motorizzazione ,ha stabilito che “ gli organi di polizia stradale che utilizzano il dispositivo “ Autovelox 104/C-2” = l’ultimo virgolettato è dell’Ufficio predetto = sono tenuti a verifiche periodiche di taratura secondo quanto previsto dal manuale di istruzioni depositato presso questo Ministero , e comunque non superiore ad un anno; la campionatura deve risultare come effettuata in verbale e non può essere satisfattoria se, e, solo se, porti la data dell’esecuzione nell’arco di anni uno ma faccia riferimento a prove tecniche avvenute in epoca anteriore alla soglia preindicata . OBBLIGO DI INDICAZIONE DELLA TARATURA NEL VERBALE DEL C.D.S. Tale pronuncia si fonda sul canone d’interpretazione della legge basato sul criterio dello scopo della legge ( che nel diritto italiano è definito quale “obiettivo-teleologico”). la determinazione del contenuto della norma si connette , in definitiva , al fine che si può ritenere , il legislatore , impersonalmente , e, non , storicamente inteso , voglia perseguire con essa , e , più ampiamente , si deve , pur , guardare al complesso dei fini perseguiti dall’insieme delle leggi ( C . COST. , 1984/26 , CC . 1996/3495 , Corte dei Conti Sez . Contr . , 1996/145 ) . In tale operazione si deve tener presente che la rappresentazione del fine della singola legge o dei fini dell’insieme delle leggi , può , appunto , in concreto , non essere stato presente alla mente del legislatore , storicamente inteso : bisogna , quindi , fare riferimento agli scopi che , ragionevolmente , alla stregua dei valori espressi dalla legge e dall’ordinamento nel suo insieme in quel determinato momento storico ( ossia quello in cui viene condotta l’operazione interpretativa ) , si debbano intendere perseguibili e perseguiti. In tale operazione si deve tener presente che la rappresentazione del fine della singola legge o dei fini dell’insieme delle leggi, può , appunto , in concreto , non essere stato presente alla mente del legislatore , storicamente inteso : bisogna , quindi , fare riferimento agli scopi che , ragionevolmente , alla stregua dei valori espressi dalla legge e dall’ordinamento nel suo insieme in quel determinato momento storico ( ossia quello in cui viene condotta l’operazione interpretativa ) si debbano intendere perseguibili e perseguiti . Il criterio del riferimento allo scopo perseguito dal legislatore viene dunque a coincidere con i criteri più propriamente oggi definiti come obiettivo-teleologici , per tali intendendosi , appunto , il riferimento al senso immanente a determinati settori o istituti dell’ordinamento giuridico o all’ordinamento giuridico in generale , venendo in rilievo i principi fondamentali dell’ordinamento ed in particolare quelli di rango costituzionale , i principii etico-giuridici in genere (C.COST.98/140, T.A.R. PUGLIA SEZ. LECCE , 1992/461) , ricordando il valore che si traduce nell’obbligo di valutare in modo uguale le situazioni equivalenti , e , quello per cui , se tra più significati possibili uno solo è conforme ai principii costituzionali, a questo va data la preferenza (CdS, VI , 1992/849, Corte dei Conti Sez. Contr. 1995/60 , T.A.R. SARDEGNA 1994/1755) . La possibilità di pervenire ad una siffatta pronuncia promana dal dato irrefutabile, per cui il Giudicante è autorizzato a tanto provvedere , quando , in assenza del “ diritto vivente “ , seguendo l’invito della Consulta (C. COST., sentt. 322-338/2001) , trovi una soluzione mediante un’interpretazione adeguatrice , purchè non implausibile (C.COST., sentt. N. 375/2002 e 64/2003) . La riprova del pregio di siffatta interpretazione , in chiave di giurisprudenza comunitaria , traggasi dalla sentenza Corte Giustizia 9 gennaio 2003, causa C-257/00 , Nani Givane, nonché da altre fra le quali si annoverano le seguenti:

mercoledì 5 marzo 2014

BMW richiama in Cina più di 10.000


COMUNICATO STAMPA

 

BMW richiama in Cina più di 10.000 automobili

 

La BMW ha attivato la procedura di richiamo in officina per diecimila veicoli. Un difetto che ha causato problemi al software di bordo sarebbe la causa.

L’AQSIQ,  Agenzia regolatoria cinese (Department For Supervision On Inspection, Aqsiq, China) ha annunciato oggi a Pechino che 8.676 vetture presentavano un pericolo dovuto alla ripartenza automatica da fermo quando si parcheggia su un pendio. Altri 1.559 vetture hanno  avuto un problema con le porte che si aprivano su strade sconnesse.

BMW ha presentato all'autorità un piano di richiamo per "eliminare le potenziali minacce alla sicurezza", con un aggiornamento del software. Ad essere soggette al richiamo sono le berline serie 7.  Non è la prima volta che la BMW ha richiamato vetture per procedure di tal tipo. All'inizio del 2013, il colosso automobilistico aveva già richiamato circa 750.000 vetture.

Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della BMW nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

 

lunedì 17 febbraio 2014

A rischio incendio la Nuova Porsche 911. L'ultimo modello della Porsche 911 GT3 ha un problema serio? Pochi giorni fa in Svizzera e in Italia due veicoli sono andati bruciati integralmente. La casa automobilistica sta cercando febbrilmente di trovare la causa. 


COMUNICATO STAMPA

A rischio incendio la Nuova Porsche 911. L'ultimo modello della Porsche 911 GT3 ha un problema serio? Pochi giorni fa in Svizzera e in Italia due veicoli sono andati bruciati integralmente. La casa automobilistica sta cercando febbrilmente di trovare la causa.  Per ora  interessate sono solo poche auto .

Agli inizi di febbraio 2014 a Gossau in Svizzera una Porsche 911 GT3 si è incendiata bruciandosi integralmente. Il 05/02/2014, secondo il racconto della polizia, l'autista percorreva le strade del Cantone di San Gallo, quando ha sentito uno strano rumore proveniente dal vano motore. Ha lasciato l'autostrada e ha notato perdite di olio e fumo provenienti dal motore posteriore. Poco dopo , l'auto sportiva ha preso fuoco andando completamente distrutta. Le ragioni dell’incendio sono chiare secondo la polizia , ma a quanto pare non è un caso isolato. Un caso simile è avvenuto in Italia. Un membro del Porsche Club Campania era con il suo nuovissimo GT3 sulla strada quando il veicolo ha subito un abbassamento del livello della pressione dell'olio. Poco più tardi l'auto ha preso fuoco ed è andata completamente distrutta . E ' già la quinta GT3 , che si incendia per autocombustione in Europa. Ll portavoce di Porsche Hans - Gerd Bode, ha riferito che i casi in Svizzera e in Italia sono isolati rispetto al resto del mondo. Ora la casa automobilistica cerca l’origine del problema che determina l’abbassamento  repentino della pressione del  motore. Comunque la consegna delle nuove vetture della 911 GT3 è stata bloccata e sarebbe stato esaminato un possibile richiamo di tutte le vetture. Dal momento che i due veicoli bruciati erano molto nuovi , il problema è possibile essere delimitato . Il problema è forse una biella di un cilindro che collega il pistone all'albero a gomiti. Secondo il portavoce di Porsche oltre i danni al motore che fa perdere potenza anche l’olio caldo può causare un incendio al motore. Tuttavia , Porsche non avrebbe emesso un avviso per tutti proprietario GT3 , poiché l'errore probabilmente si riferisce solo alle singole vetture.

Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, come in questo caso, poichè il rischio potrebbe essere quello di vedere andare in fumo l’intera auto a causa di un incendio che potrebbe svilupparsi, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari Porsche nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica anche perchè, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

 

venerdì 24 gennaio 2014

segnalazione all' Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, contro Aci

Sede legale Somma Lombardo via novellina,5 Sito: http://lagrandefamiglia-consumatori.blogspot.it/ e-mail: lottatoreunico@hotmail.com spett.le Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Sede principale di Napoli Centro Direzionale, Isola B5 - 80143 Napoli Tel. 081/7507111 Fax 081/7507616 Sede secondaria operativa di Roma Via Isonzo 21/b, 00198 Roma Tel. 06/69644111 Fax. 06/69644926 agcom@cert.agcom.it Aci urp@aci.it Poste Italiane RELAZIONE CON I MEDIA responsabile: Pierpaolo Cito email: citopier@posteitaliane.it telefono: 06.59589008 Spett.le Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nonostante le buone intenzioni di Aci, “ACI è continuamente in dialogo con i propri soci e con gli Automobile Club locali per rinnovare ed adeguare la gamma di prodotti e servizi offerti, rendere i soci sempre più soddisfatti, fedeli e numerosi, ma senza mai perdere di vista la generalità di tutti i possibili interessati. ( Profilo dal sito Aci)” devo segnalarVi la impossibilità di effettuare pagamenti agli sportelli dell’Aci con la Carta BancoPosta a causa dei diversi circuiti bancari utilizzati. Questa limitazione costituisce una violazione e discriminazione degli diritti degli utenti. Invitiamo pertanto Aci a rimuovere al più presto tale limitazione. Distinti saluti Giuseppe Criseo Presidente associazione consumatori “ La Grande Famiglia” Somma Lombardo, 24.01.2013